Logos Contemporary Art Summertime
Vernissage
Mercoledì 8 Agosto, ore 18,30
In mostra
dipinti, sculture, grafiche, foto di maestri dell'arte e talenti emergenti.
Curatori: Marilena Spataro, Roberto Sparaci
Testi critici di Alberto Gross
Logos è parola infinita, eterna, terribile: infinita perché priva di limiti, eterna perché continuamente mutando rinnova per sempre il suo principio di autoaffermazione, terribile perché insondabilmente oscura e indecifrabile. Una mostra d'arte che porti questo titolo dovrà farsi carico di ogni ambivalenza, incontrollabile contraddittorietà, di ogni continuato dissidio ed incoerente ribaltamento di senso, conservando leggerezza di sguardo, maturità percettiva e dolce mistero sognante.
Secondo le dottrine platoniche con il termine “logos” si definiva infatti l'individuazione della differenza, del dettaglio, del segno distintivo che definisce un oggetto nella sua identità, nella sua realtà specifica.
Tra pittura e scultura la mostra si configura come un itinerario a stazioni, a stasimi, molteplici e variegati stimoli in cui riconoscere – di volta in volta – il carattere fondante ed imprescindibile che informa il lavoro di ciascuno degli artisti selezionati.
(Alberto Gross)
Mercoledì 8 Agosto, ore 18,30
In mostra
dipinti, sculture, grafiche, foto di maestri dell'arte e talenti emergenti.
Curatori: Marilena Spataro, Roberto Sparaci
Testi critici di Alberto Gross
Logos è parola infinita, eterna, terribile: infinita perché priva di limiti, eterna perché continuamente mutando rinnova per sempre il suo principio di autoaffermazione, terribile perché insondabilmente oscura e indecifrabile. Una mostra d'arte che porti questo titolo dovrà farsi carico di ogni ambivalenza, incontrollabile contraddittorietà, di ogni continuato dissidio ed incoerente ribaltamento di senso, conservando leggerezza di sguardo, maturità percettiva e dolce mistero sognante.
Secondo le dottrine platoniche con il termine “logos” si definiva infatti l'individuazione della differenza, del dettaglio, del segno distintivo che definisce un oggetto nella sua identità, nella sua realtà specifica.
Tra pittura e scultura la mostra si configura come un itinerario a stazioni, a stasimi, molteplici e variegati stimoli in cui riconoscere – di volta in volta – il carattere fondante ed imprescindibile che informa il lavoro di ciascuno degli artisti selezionati.
(Alberto Gross)