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Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine

21 settembre 2019 - 19 gennaio 2020
Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA)
a cura di Marilena Spataro
È dedicata ad Albrecht Dürer, “padre fondatore” del pensiero grafico e geniale incisore, la mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine, in corso al Museo Civico delle Cap- puccine di Bagnacavallo.
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Inaugurata lo scorso 21 settembre, l'esposizione dei lavori grafici del maestro tedesco, che con il suo lavoro da incisore riuscì ad innalzare le arti grafiche a espressione artistica pienamente libera e autonoma, rimarrà aperta fino a gennaio 2020.
La mostra, organizzato dal Comune di Bagnacavallo, rappresenta nelle intenzioni dei curatori, Diego Galizzi e Patrizia Foglia, un progetto di assoluto rilievo, con esso, infatti, dopo le importanti mostre degli scorsi anni su Francisco Goya e Max Klinger, prosegue il filone di approfondimento del museo bagnacavallese sui più grandi artisti internazionali che hanno saputo esprimere al meglio la loro maestria attraverso l’incisione.
Le oltre 120 opere grafiche del maestro di Norimberga esposte alle Cappuccine, provengono da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane, tra le quali i più noti capolavori dell’artista come il ciclo dell’Apocalisse, il Santo Eustachio, il San Girolamo nello studio e il Cavaliere la morte e il diavolo. La mostra ha il suo punto focale in quell’enigmatico capolavoro che è la Melanconia, un’opera pregna di intellettualismo fin quasi all’esoterismo, che cela un vero e proprio autoritratto spirituale dell’artista, giunto alla melanconica presa di coscienza che un approccio razionale all’arte e al mondo non può che dare risposte insufficienti.
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«È in una Germania ancora gotica e medievale che prende il via l’avventura artistica di Albrecht Dürer – spiega il curatore Diego Galizzi – un genio inquieto, un talento dell’arte nordica fatalmente attratto dall’arte rinascimentale italiana, capace di spalancare la mente a ricerche a lui aliene, in primo luogo quella tesa a carpire i segreti della rappresentazione dello spazio e della bellezza. Ciò è stato possibile essenzialmente per un motivo: Dürer come Leonardo era un ricercatore universale, aveva un anelito incessante verso una perfezione irraggiungibile.»
Per Dürer l’arte incisoria fu il mezzo ideale per trasmettere una nuova iconografia, sacra o profana, un modo modernissimo per dialogare con il proprio tempo, con la contemporaneità di quel Rinascimento che era caratterizzato dall’avventura del sapere.
«Questo evento – sottolinea Gallizzi - si pone come un invito ad incontrare le diverse anime di Dürer, sia come uomo che come artista. La sua personalità, il suo spirito e natu- ralmente la sua arte non sono semplici da cogliere nella loro unità. La critica lo ha definito ora un umanista, ora un gotico, ora un artigiano ora un teorico; la verità è che non è possibile separare le sue singole anime, era tutto questo insieme. Egli aveva in sé l’eterna con- traddizione che contraddistingue i più grandi artisti».
Il taglio che i curatori hanno voluto dare all’allestimento offre al pubblico molto più che una rassegna di opere d’arte, ma un vero e proprio racconto, che procede attraverso dieci sezioni tematiche, immergendo il visitatore nel visionario sogno di perfezione di un ragazzo, figlio di un umile orafo di Norimberga, che ha voluto inseguire il suo desiderio di appropriarsi dei segreti della rappresentazione della bellezza.
 
Orari mostra:
martedì e mercoledì 15-18;
giovedì 10-12 e 15-18;
da venerdì a domenica, 10-12 e 15-19 Chiusura il lunedì e i post-festivi.
Ingresso gratuito
Museo Civico delle Cappuccine - via Vittorio Veneto 1/a
Bagnacavallo (Ra)
tel. 0545 280911
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www.museocivicobagnacavallo.it