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Domenica Luppino: artista nel cuore

di Francesco Buttarelli.
Domenica Luppino, Mimma per gli amici, un’artista contemporanea estroversa, poliedrica. I suoi dipinti, olio su tela, tempere, acquerelli, grafiche, bianco e nero, evidenziano un procedimento pittorico innovativo e originale, basato sulla sintetica composizione degli elementi del paesaggio; macchie di colore accostate secondo un sottile equilibrio di accordi tonali.
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Domenica si è formata ed è cresciuta come autodidatta, ha frequentato gli studi di importanti artisti ricevendo riconoscimenti e premi a carattere nazionale ed internazionale. Fondatrice e presidente dell’associazione culturale “Il Ventaglio” è riuscita a catalizzare l’attenzione di giornalisti, scrittori, poeti, musicisti e pittori, conseguendo il risultato di fondere l’arte attraverso diverse espressioni creative. I dipinti di Mimma spaziano dal paesaggio al figurativo, sino a giungere all’astratto attraverso un percorso di studio capace di rivelare il suo animo in ogni immagine delle tele. Donna colta, raffinata anche anticonformista, non pone limiti alla propria sete di ricerca; per lei dipingere rappresenta un continuo “divenire”, così nelle ombre di un suo paesaggio possiamo scorgere presenze, mentre in un nudo si intravede l’umanità che vi ruota intorno.
Il suo linguaggio pittorico si fonda su di una combinazione di modelli figurativi; colori e chiaroscuro che fanno emergere l’emotività ed il mondo interiore di Mimma. Con estrema facilità , frutto di studio ed esperimenti, l’artista si rivolge verso l’affascinante mondo dell’astratto. Un’arte che contiene prove della realtà non sempre visibili: Mimma ne ricava concretezza, un astrattismo ove il cosmo, nella sua interezza pone radici nel mondo del reale.
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Una personalità forte, quasi bruciante quella di Domenica Luppino; le sue tele, qualsiasi sia il soggetto, sembrano pervase da una “febbre segreta”, da un’alta tensione spirituale ed emotiva. Nelle sue opere traspare un sentimento soggettivo ed i suoi colori spesso indulgono alla dolcezza e ad un velato romanticismo, simile ad un canto della memoria che vaga fuori del tempo nel tempio segreto dell’anima.