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Giancarlo Cerri

I quadri dell’orbo

di Carlos Vintèm

22 Giancarlo Cerri foto Alfredo Felletti 1Oltre dodici anni senza più poter dipingere, eppure mai consideratosi definitivamente sconfitto dalla malattia che poco alla volta ha spento i suoi occhi, impedendogli di distinguere i colori e rendendolo quasi completamente cieco.
Nasce nell’estate del 2017 l’ultimo ciclo di lavori del pittore milanese Giancarlo Cerri, che dal 19 marzo al 6 aprile saranno esposti al Centro Culturale di Milano in Largo Corsia dei Servi 4, all’ombra delle guglie del Duomo, per la mostra dal titolo “I quadri dell’orbo”.
Curata da Stefano De Angelis e realizzata in collaborazione con CBM Italia Onlus, l’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e prevenzione della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo, la mostra presenta ventuno opere, messe in vendita tutte allo stesso prezzo (1.500 euro) e il cui ricavato andrà a sostegno del programma di cura e prevenzione della retinopatia del prematuro in America Latina, dove CBM è presente in diversi Paesi come Bolivia, Paraguay e, dal 2019, in Guatemala, formando personale medico locale e fornendo strumenti per l’identificazione precoce e il trattamento della malattia. La cura della retinopatia è infatti una lotta contro il tempo: è necessario trattare tempestivamente con laserterapia i neonati malati per evitare che diventino ciechi per sempre.
“La retinopatia del prematuro è la prima causa di cecità infantile evitabile in America Latina - sottolinea Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus - Su 10 bambini ciechi, 4 lo sono proprio a causa di questa terribile malattia causata dalla prolungata esposizione all’ossigeno dell’incubatrice nei neonati pretermine. L’incontro con Giancarlo Cerri, padre di Giovanni con il quale abbiamo già collaborato, rappresenta ancora una volta per CBM la possibilità di avvicinare il pubblico alla nostra mission attraverso uno strumento in cui crediamo particolarmente, l’arte, e tracciare così un ponte di solidarietà tra il Nord e il Sud del mondo”.
I nuovi lavori di Giancarlo Cerri, realizzati per lo più d’estate quando la luce del giorno è molto forte e aiuta a vedere meglio le tonalità, hanno comportato una trasformazione radicale della sua pittura, a cominciare dal passaggio dai colori ad olio agli acrilici, di più rapida essicazione e maggiormente malleabili. Inoltre, 02 Giancarlo Cerri Sequenza plurima a memoria 2017 acrilico su tela cm 80x100non si tratta più di una pittura istintuale e di movimento, da sempre tratto peculiare della sua arte, ma prevalentemente “di composizione”. Infatti, l’artista ha dovuto escogitare una tecnica compositiva molto particolare, posizionando sulla tela, di volta in volta, carte di misure diverse tra loro, a creare spazi geometrici all’interno dei quali dipingere. Il risultato sono opere che, prima di essere create sulla tela, nascono per “immaginazione compositiva”, attraverso una vera e propria “architettura” del quadro stesso, con colori acrilici usati in maniera cromaticamente timbrica, così come era solito fare quando lavorava unicamente con i colori a olio.
Dipinti, dunque, costruiti prima nella mente e capaci di evidenziare come Giancarlo Cerri sia sempre in grado di leggere la società e le vibrazioni che quest’ultima trasmette, grazie a una straordinaria attitudine, anche nel passaggio da vedente a disabile, di utilizzare il linguaggio espressivo che accompagna la sua vita da oltre cinquant’anni: la pittura.





Immagine vicino editoriale massimoCBM

è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia fa parte di CBM, organizzazione attiva dal 1908 composta da 10 associazioni nazionali (Australia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, USA, Sud Africa e Svizzera) e che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico-sanitario, di sviluppo ed educativo. Dal 1989 CBM è partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta contro la cecità prevenibile e la sordità. CBM opera nei Paesi nel Sud del mondo in sinergia con i partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale.
Lo scorso anno CBM ha raggiunto oltre 35 milioni
di persone attraverso 530 progetti in 54 Paesi di tutto il mondo.