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I murales di Uman

il riscatto della periferia
di Francesco Buttarelli
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Entrare nel magico mondo della pittura murales, obbliga necessariamente a percorrere una strada che ci riporta ad un mondo preistorico ove in buie caverne vi sono ancora testimonianze di graffiti con scene di caccia e di vita quotidiana. Nel corso del tempo l'uomo ha utilizzato questa tecnica per abbellire facciate di palazzi e chiese. Nell'epoca contemporanea i murales rappresentano un messaggio capace di essere interpretato ed osservato dalla gran parte della popolazione, spesso distratta dal ritmo della vita e non sempre disposta a visitare mostre e collettive in gallerie d'arte. La società deve essere grata a coloro che si cimentano in questa particolare arte: è il caso di Uman, nome d'arte di Manuela Merlo, che ha alle spalle una laurea in scenografia presso l'Accademia di belle arti di Roma. Inizialmente l'artista aveva dipinto essenzialmente ad olio ed acrilico, seguendo un iter come molti altri artisti attraverso mostre e collettive di arte. L'incontro con la street art le ha permesso di operare in una nuova dimensione attraverso un nuovo linguaggio pittorico, capace di essere recepito dall'uomo della strada.
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Tutto ciò proietta l'artista in un realismo essenzialmente vissuto, lontano dalle singole tele, amplificato all'interno di un territorio che diviene un centro sociale operativo: stiamo parlando del quartiere del Trullo in Roma. Un luogo per troppo tempo dimenticato dalle istituzioni e lasciato ad un degrado che evidenziava soltanto scritte di protesta sui muri. Gli artisti e i poeti anonimi del Trullo hanno deciso di ribaltare la situazione dando voce alla gente. Pittura e poesia si coniugano alla perfezione attraverso una chiara protesta socio artistica. Uman conosce i pittori anonimi di questa realtà e attraverso le loro esperienze, soprattutto riuscendo a percepire le istanze che solo le voci della strada possono sussurrare agli artisti, dipinge personaggi e scene che trovano riscontro e considerazione. Girando nel quartiere del Trullo troviamo in via Brugnato il murales che rappresenta Frida Kahlo realizzato insieme ai pittori anonimi, anche in via Ventimiglia ci imbattiamo nella immagine grandiosa di Greta Thumberg, compare anche il cinema in via del Trullo attraverso il grande ritratto di Totò e Ninetto Davoli, tratto dal film "Uccellacci e uccellini". Infine un grande pastello su carta ci mostra il volto di Mario D'Amico fondatore del gruppo dei pittori anonimi. In tempi in cui ogni artista sogna la ribalta, una propria galleria d'arte, una quotazione e un modo di dipingere che lo porta ad estraniarsi dalla società e dalla sua vita pulsante, Uman è a contatto con la gente, si mostra loro mentre dipinge e percepisce i loro pensieri e le loro domande, troppo spesso circoscritte a quella cerchia di amanti dell'arte e poco osservate da chi ogni giorno vive e attraversa le strade di un quartiere non ricco di costruzioni barocche o rinascimentali e quindi ancor più bisognoso di un messaggio che pone l'arte al servizio dell'uomo.
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Il gruppo dei pittori anonimi, attraverso un modo diverso di presentarsi, finisce con l'interessare la massa delle persone che a volte non hanno neanche mai sfogliato un catalogo d'arte. Uman e i suoi pittori meritano senza alcun dubbio una maggiore attenzione da parte dei media poiché la società che lavora e produce attraversa le nostre strade e osserva la vita con gli occhi dei murales. Sicuramente questo è stato il percorso degli artisti della scuola di Lione, ove i muri raccontano storie di uomini dando altresì spazio a nuovi progetti di città. Un esempio ci viene dal fatto che Lione è stata capitale europea della cultura dei murales, e qui la realtà della vita viene espressa attraverso forme e colori. Lione ha iniziato intorno al 1970 a proiettare artisti nella realizzazione di murales, poiché tutti dovevano riuscire a fermare l'attenzione dei passanti al di fuori dei consueti spazi espressivi. Quello che si ripropongono gli artisti del Trullo è mostrare i dipinti con occhi diversi, come a Lione, ove scene di vita quotidiana si alternano a nuove idee che accompagnano il divenire del vivere.