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La moda della Belle Époque nei quadri di Henri De Toulouse-Lautrec

di Svjetlana Lipanović.
Il celebre pittore francese Henri de Toulouse Lautrec nato nel 1864, da nobili origini, rappresentò un caso unico nel mondo parigino dell’arte, alla fine dell’Ottocento. La sua breve, tormentata vita fu pesantemente segnata dal destino crudele. In seguito alle due rovinose cadute e, a causa di una malattia genetica, le sue gambe rimasero corte, condizionando per sempre il suo aspetto fisico.
Henri de Toulouse-Lautrec1893lithography (printed in six colours)565 x 652 mm
La pittura fu per lui la via della salvezza e percorrendola con passione, riuscì a esprimere l’innato talento pittorico e la rara sensibilità, resa più acuta dalle sofferenze patite. La sua vita sregolata, bohèmien svoltasi nel periodo della Belle Époque, si rispecchia nei quadri con le scene dei locali notturni a Montmartre. Contemporaneo con il movimento Impressionista Lautrec si avvicina molto di più all’espressionismo. Dopo un breve contatto con i Simbolisti, egli scelse l’analisi accurata dei personaggi, ritratti con le linee decise e l’abbinamento dei colori contrastanti. L’artista segnato dal dolore fisico e, anche morale, fu un grande osservatore capace da fine psicologo a comprendere le miserie umane e le vicende spesso drammatiche o, addirittura grottesche. Mentre gli Impressionisti cercavano la luce, il suo mondo viveva nell’ombra. Nascosto nel rassicurante buio egli scrutava lo scorrere della vita, i passanti, le situazioni quotidiane, introducendo un nuovo, reale senso dell’umanità nelle sue opere. Eseguì numerose creazioni velate d’ironia, con svariate tecniche: acquarello, pastello, gesso, olio, riuscendo a ottenere le più strane combinazioni cromatiche. Si dimostrò un eccelso grafico, specialmente nell’Arte della litografia. Le sue idee innovative, applicate nella pubblicità risultano tuttora attuali. Sopranominato “il visionario della realtà” Toulouse-Lautrec si immergeva volentieri nella vita notturna parigina fin de siècle, che gli forniva sempre nuove visioni sorprendenti da dipingere. Il conte Lautrec fu l’assiduo frequentatore del “Moulin Rouge” il famoso locale in cui imperversava il Can-Can con i grandi balli molto trasgressivi per l’epoca apparentemente puritana. Egli amava le donne, anche se fu spesso respinto per l’aspetto poco avvenente.
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I suoi dipinti parlano dell’universo femminile esistente nella Belle Epoque prima che la Grande Guerra del 1914, portasse via un mondo scintillante, fatuo con le feste grandiose rallegrate dalle ballerine di Can-Can. Esse furono i segreti oggetti del desiderio maschile di una società ipocrita, mentre per Lautrec rappresentavano le modelle ideali che posavano senza veli. Nelle sale da ballo immortalate dal pittore, la moda dell’epoca dettava l’abbigliamento femminile molto seducente caratterizzato dalle profonde scolature degli abiti attillati con la vita di vespa ottenuta con l’aiuto di terribili corsetti. Le ampie gonne con le vaporose sottogonne lasciavano vedere, durante le scatenate danze, le coprenti calze nere. I vezzosi copri spalle con le maniche gonfie, completavano gli abiti insieme con i lunghi guanti e le boa, spesso di struzzo. I capelli fantasiosi furono un trionfo di fiori piuttosto che di nastri o di piume. Le signore della buona borghesia vestivano gli abiti scuri con il collo alto, a volte resi più femminili dai colori pastello o dai morbidi colli di pelliccia. Molto in voga furono le candide camicie bianche dal colletto rigorosamente alto, con maniche voluminose e numerose rouches. Nei quadri di Lautrec si notano gli uomini che ostentano un’ eleganza ricercata con gli abiti scuri, lunghe giacche abbinate ai gilet della stessa oppure diversa tinta. La sciarpa di seta, il cilindro insieme con il bastone da passeggio furono gli accessori indispensabili del raffinato dandy. Toulouse-Lautrec ci ha lasciato le preziose testimonianze del costume che riescono a evocare uno stile di vita, spazzato via dallo scorrere del tempo. I quadri magnifici in cui si nota la moda della Belle Epoque sono: “Al Salon di Rue des Moulines” in cui è rappresentato l’interno di una casa di appuntamenti.
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Le donnine allegre con il loro vestiario audace fatto degli abiti leggeri, le sottovesti trasparenti, le calze nere ben in vista tentano di sedurre i potenziali clienti. Il dipinto “Ballo al Moulin Rouge” mette in evidenza la diversità dei vestiti tra le ballerine provocanti e le signore borghesi molto eleganti che osservano divertite e probabilmente, scandalizzate la scena. Lo scatenato ballo si vede sulla litografia “La Goulue” il primo manifesto pubblicitario del Moulin Rouge nel quale la famosa ballerina di Can-Can, la Goulue amata dal pittore, esibisce con noncuranza la biancheria intima. Lautrec, il grande artista che lasciò ai posteri le scene della vita e, anche dei piaceri proibiti nella Parigi fine 800, si spense a soli 37 anni, nel 1901. Il suo tempo era giunto al termine con l’inizio di un nuovo secolo ma, l’arte che creò sopravive nell’autentica, viva, commovente bellezza espressa nelle sue immortali opere.