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I tesori del Borgo

di Alba Maria Continelli
Collocata in un'ampia conca nella media Valle del Tramazzo, fra le verdi colline dell'Antiappennino Romagnolo, attraversata da tre torrenti, Modigliana vede i primi insediamenti 3.000 anni A.C. Abitata dagli Umbri poi dai Celti, fu la romana Castrum Mutilum, citata da Tito Livio a proposito della grande battaglia, in cui una legione romana fu sconfitta dai Galli Boi; fu la medievale Mutilgnano, che vide nascere ed espandersi la potentissima dinastia dei Conti Guidi, i cui membri sono citati in diversi canti della Divina Commedia. Con una insurrezione popolare, i Modiglianesi cacciarono l'ultimo dei Guidi nel 1377 e si costituirono in Libero Comune, dandosi in accomandigia a Firenze. Da quel momento, e fino al 1922 (quando la cittadina è passata alla provincia di Forlì-Cesena), le vicende di Modigliana si intrecciano con quelle della città toscana, che per molti secoli ne influenzò la cultura, le architetture ed il paesaggio. A partire dal 1200 per 4 secoli, Modigliana ospitò, nonostante il divieto della Diocesi di Faenza, un gruppo di ebrei, che si erano insediati nell'odierna via Silvestro Lega, un ghetto di cui restano ancora tracce, e dal quale derivano i cognomi di Modigliani e Modiano (portati da uomini illustri e Premi Nobel di origine ebraica).
Foto 2Nel 1800 la cittadina, eletta “città nobile” dal Granduca di Toscana, vive un periodo di intensa attività economica, culturale, religiosa e patriottica. Tra i personaggi nati a Modigliana, in questo secolo spiccano, Silvestro Lega e Don Giovanni Verità.
Silvestro Lega, il famoso Maestro della Macchia, nasce a Modigliana nel 1826. Divenuto adolescente, insieme con i suoi coetanei, vede nel sacerdote patriota, don Giovanni Verità, una sorta di padre putativo che li affascina con i suoi ideali e le sue azioni. S.Lega si dichiarerà sempre “ateo e repubblicano” ma il suo legame con Don Giovanni sarà sempre indissolubile ed il ritratto del sacerdote, eseguito poco prima della sua morte nel 1885, è l'opera che il pittore ebbe più cara e non volle mai vendere (questo capolavoro è, insieme ad altri, esposto nella Pinacoteca Civica di Modigliana). Comunque Modigliana e gli ideali repubblicani nutrirono l'anima ed anche l'arte di uno dei più famosi pittori dell'800 italiano ed europeo. Ogni anno, la terza domenica di settembre, si svolgono le “Feste dell'800”, dedicate al pittore Silvestro Lega: l'aspetto più caratteristico e peculiare di questo evento sono i Quadri Viventi, riproduzioni straordinarie di numerosi dipinti del famoso Maestro della Macchia, realizzati da personaggi, scelti per la incredibile somiglianza con quelli rappresentati nelle opere. Modigliana vede rivivere la città ottocentesca: quasi tutti i paesani e molti visitatori si vestono con abiti dell'800, si rappresentano eventi significativi legati a quel particolare momento della storia del paese, il tutto accompagnato da musiche, intrattenimenti ed assaggi della tipica gastronomia modiglianese ottocentesca.
Don Giovanni Verità fu un discusso sacerdote e coraggioso patriota risorgimentale di Modigliana (a cui la sua cittadina ha dedicato un monumento ed il Museo Civico) che, nell'epoca dell'insanabile conflitto fra il Papa Re ed i Progressisti, fu insieme buon sacerdote, non tradendo mai la sua missione pastorale, e attivo patriota contro il potere temporale dei Pontefici. Don Verità fu legato da profonda amicizia a Giuseppe Garibaldi cui diede sostegno e ospitalità in varie occasioni. Oggi la sua casa è visitabile: c'è la camera da letto, dove Garibaldi “per la prima ed unica volta (come lui stesso ebbe a dire) dormì nel letto di un prete”, c'é la cucina con il pozzo, attraverso il quale i patrioti in fuga passavano nella casa vicina, al primo allarme di un'ispezione da parte delle guardie, ci sono oggetti appartenenti al sacerdote (come il suo fucile, il suo cappello, la sua pipa......), c'è lo scialle di Anita, lasciato da Foto 9Garibaldi in custodia al suo salvatore. La storia di Modigliana lunga e complessa, ricca di eventi importanti e personaggi illustri, è testimoniata anche da prestigiose architetture, suggestivi paesaggi ed un ricco patrimonio artistico e culturale.
Nel “borgo vecchio”, chiuso da mura cinquecentesche, costruite dai Medici di Firenze, con il torrione sormontato dall'originale Tribuna (due campanili laterali), si susseguono tre piazze, dominate dall'alta visione della Roc-ca dei Conti Guidi, e ricche di importanti edifici civili e religiosi, risalenti ai secoli XIV, XV, XVI, XVII come Palazzo Boccine, Palazzo Papiani, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Sebastiano e Rocco Palazzo Borghi e Palazzo Pretorio. Palazzo Pretorio è un edificio di tipo toscano trecentesco, che fu residenza dei Podestà inviati da Firenze; oggi ospita la Pinacoteca Civica di Arte Moderna e l'Archivio Storico. Anche Palazzo Borghi ha origini antiche (fu forse residenza dei Conti Guidi) nonostante la facciata 500esca. Entrambi questi edifici sono legati ad una nota “leggenda” che forse leggenda non è. Si narra che nel 1773 il Conte Pompeo Borghi ospitasse nel suo palazzo una nobile coppia, che si faceva chiamare Joinville, anche se i coniugi appartenevano alla famiglia D'Orleans ed erano Luigi Filippo Egalité e la consorte incinta. Quasi di fronte, nel Palazzo Pretorio, abitavano Lorenzo Chiappini, carceriere, e la moglie anch'ella incinta. Il 6 aprile la signora D'Orleans partoriva una femmina e quasi contemporaneamente la moglie di Chiappini un maschio. Gli Orleans erano pretendenti al trono di Francia e comunque, anche per ragioni ereditarie, avevano la necessità di un discendente maschio, che non avevano ancora avuto, per cui avvenne il “baratto”; il bambino “scambiato”, nel 1830, salirà al trono di Francia con il nome di Luigi Filippo. Maria Stella Chiappini (la bambina scambiata), la cui educazione ed i due matrimoni principeschi, sembravano già comprovare le sue origini, spese gran parte della sua esistenza e tutto il suo ricco patrimonio per vedere riconoscere la sua vera nascita. Lo stesso tribunale ecclesiastico di Faenza, esaminate le prove e sentiti i testimoni, sentenziò in suo favore. Ma tutto fu messo a tacere quando il presunto figlio di Chiappini divenne Re. Tuttavia la storia di Maria Stella, nella prima metà dell'800, riempì le pagine dei giornali di tutta Europa e fu anche rappresentata nei teatri. In questa parte del paese, si possono ammirare anche interessanti manufatti in ferro battuto (di antica tradizione).
Foto 10Anche il cosiddetto “borgo nuovo” sorprende il visitatore con i suoi palazzi (come Palazzo Calubani, la casa di Silvestro Lega e la casa di Don Giovanni Verità), le sue chiese (la barocca chiesa delle Agostiniane, la seicentesca chiesa della S.S. Trinità, la cripta dell'antica Pieve con un inconsueto compianto 400centesco in legno nei territori della ceramica ecc......), il suo corso ottocentesco di epoca napoleonica che rievoca quelli francesi e termina anch'esso con un “parterie”. Restano anche le vecchie filande ed il “pavaglione”, dove si svolgeva il mercato della seta la cui produzione, fiorente a Modigliana fin dal 1210, vede nell'800 la prima filanda a vapore della Romagna Toscana.
Interessante ancora l'area di San Donato, che ospitò un antico convento caro a S. Pier Damiani e che mantiene ancora un ponte a schiena d'asino di foggia medievale, ma ricostruito nel 1700. Tanti angoli di pregio sono stati rappresentati da S. Lega nelle sue opere.
Modigliana ha due importanti sedi museali: Museo Civico “Don Giovanni Verità”- Collocato nella casa dove nacque e visse Don Giovanni Verità, tipico esempio di abitazione borghese dell'800, ospita una sezione dedicata al Risorgimento, a don Giovanni ed al suo stretto rapporto con Garibaldi; un'altra è dedicata alla Resistenza nel territorio, una terza contiene una raccolta di armi ed una quarta i ricordi del famoso soprano Pia Tassinari (nata a Modigliana nel 1903 nella stessa casa in cui venne alla luce Silvestro Lega).Una sezione archeologica raccoglie i numerosi reperti trovati nel territorio modiglianese.
Pinacoteca Civica di Arte Moderna “S. Lega” - nata nel 1999 per accogliere il ricco patrimonio pittorico, prima disperso in varie sedi, si trova in Piazza Pretorio (che è stata definita la più bella piazza medievale della regione Emilia Romagna), nello storico Palazzo Pretorio, ed espone più di 150 opere di artisti importanti che segnarono l'800 e il 900 fino ai giorni nostri: da S. Lega a G. Alviani, da A. Spadini a C. Pozzati, da F. Micheli a E. Vedova; la Pinacoteca presenta un ampio panorama ricco e significativo, che sorprende sempre il visitatore incredulo nel trovare opere tanto importanti in una cittadina di provincia. Le sedi museali sono aperte la domenica da aprile a settembre ma anche su appuntamento negli altri giorni della settimana e in tutte le stagioni. Nella stessa Piazza Pretorio, si trova l'ex Chiesa di San Rocco (sec. XVIII) dove officiava Don Giovanni Verità; oggi Sala P. Alpi, durante l'anno ospita mostre di significativo spessore.
Modigliana offre ai visitatori anche una “foresta didattica” di oltre 300 ha di natura alle pendici dell'Appennino Romagnolo; è una foresta con specie arboree provenienti da tutti i continenti ed oasi faunistica con 22 km di percorsi attrezzati per escursioni a piedi, a cavallo ed in mountain bike.