Fautrier Jean
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Jean Fautrier
Parigi, 1898 - Ghatenay Malabry, 1964
Referenze: Jean Paul Ledeur c/o Galerie Dulon - 10 rue Jacques Callot - 75006 Parigi
Tel.+33 1 41136212 - Fax +33 1 41136213 - ledeurip.club.fr - ledeurip@club-internet.fr
Marie - Josè Lefort - 4-6 pl.du Grand Mezel - 204 Geneva - Tel.+41 22 0003 - marie-jose@bluewing.ch
Cabinet Schoeller - (Andrè et Eric Schoeller) - 15 rue Drout - 75009 Parigi - Tel.+33 1 47701522 - cabinets@yahoo.frchoeller
In permanenza: Blu (Milano) - Tega (Milano) - Tornabuoni (Firenze).
Formazione artistica: Studia alla Royal Academy of Arts di Londra.
Pittore/Scultore/Incisore: Astrattista - informale.
Tecniche: olio, tempera, tecnica mista, tecnica detta «haute pate» e tradizionali in scultura e nelJa grafica.
Soggetti: dal 1921 al 1925 opere ispirate alJa pittura di Derain (nature morte, nudi, ritratti fortemente realistici). Dal 1930 si orienta verso l'astrattismo e negli anni Quaranta i suoi soggetti sono prettamente di carattere informale.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta internazionali.
Critica: citato dalla stampa specializzata internazionale Presente in prestigiosi annuari e cataloghi d’Arte Moderna e contemporanea. “I dipinti di Fautrier del 1927 (animali, nudi, nature morte e paesaggi) sono dominati da toni scuri e pervasi da un'atmosfera buia e funerea. Dopo il 1930, si orienta verso l'astrattismo e abbandona la pittura ad olio per sperimentare nuove tecniche espressive, diviene cosi, negli anni Quaranta uno dei maggiori esponenti dell'Informale. Nel 1943 fonda con Dubuffet la cosiddetta «Art Brut», un'arte spontanea e svincolata da ogni struttura culturale propria degli alienati; celebri sono le tele degli «Otages» realizzate con la tecnica detta «haute pate», che consiste nello stendere per strati successivi una miscela di tempera e colla Tra il 1927 e il 1943 realizza opere scultoree”.