DEEP INFORMAL

Elio Atte, nato a Milano il 2 Febbraio 1954, fin dall’infanzia è stato attratto dalle matite ed i pennelli, affascinato dal Blu intenso con i riflessi violetti dell’inchiostro sia quello delle penne stilografiche che quello dei calamai dove si immergeva il pennino, parliamo di molto tempo fa, è da allora che ha scoperto questa sua grande passione. Autodidatta sia nella Pittura che nella Poesia, tranne qualche piccolo percorso pittorico avuto durante il periodo delle scuole elementari a Salerno, mentre durante il periodo delle scuole medie ha avuto la fortuna a Livorno di seguire la guida di un pittore locale il quale gli ha dato le basi dell’arte pittorica. Giunto a Roma nel 1967 ha proseguito la sua esperienza artistica da autodidatta sperimentando la china, le tempere, l’olio, l’acrilico ed i pastelli. Tra il 1969/70 ha realizzato un Poster su autorizzazione della FAO per conto di un’Agenzia libraria sulla Fame nel Mondo. Tra il 1974/75 durante il servizio militare ha realizzato la campagna per il Risparmio Energetico attraverso immagini pittoriche realizzate in acrilico.
Nei quattro anni successivi si è dedicato a 360 gradi all’arte della fotografia per tornare subito dopo a quella pittorica.
Ha partecipato a diverse mostre estemporanee a Roma, a Tarquinia, a Grottaferrata ecc..
Ha esposto tra le vie di Roma tra cui Viale Europa, Galleria Colonna, via degli Astri, Colli Portuensi ecc....
Ha inoltre partecipato alle mostre organizzate da Openart, EA Art, MF Eventi, La Maison D’Art, 94Tele, Numan, Arte Borgo Gallery, Galleria Ess&rrE presso le seguenti località: Roma, Padova, Venezia, Palermo, San Benedetto del Tronto, Macerata, Berlino.
atte1atte2

Marina Loreti vive e lavora a Roma, dove inizia il suo percorso nell’arte fin da giovanissima, quando viene chiamata a dipingere murales nella propria scuola, visto la sua naturale propensione al disegno e alla pittura.
Fin da allora il suo vero interesse è per l’arte che la spinge allo studio dei primi grandi maestri europei che rivoluzionano lo scenario interpretativo della pittura del ‘900 in poi, studiandone l’eccezionale corrente avanguardista.
Frequenta scuole e workshop, tra cui la Scuola d Arte di S.Giacomo di Roma, dove sperimenta nuove tecnologie nell’arte contemporanea.
Appassionata di arte contemporanea, dopo passaggi evolutivi, sente l’esigenza di perfezionare tecniche pittoriche e nuove correnti. La sua attenzione è attratta da forme geometriche che esprimono immagini introspettive create da cadenze dettagliate, da giochi di volumi che si liberano dalle regole pur mantenendo una precisa costruzione essenziale e ragionata.
Le sue opere sono custodite in collezioni e raccolte private. Presente nei più prestigiosi annuari e cataloghi d'arte moderna e contemporanea.
Loreti2Loreti1
La carriera artistica di Michelangelo Riolo inizia a Catania nel 1972.
Si forma in laboratorio dapprima come intagliatore, per poi ampliare la sua ricerca in altri campi dell’arte, iniziando a far conoscere le sue opere e a intrecciare scambi culturali nell’ambito della scultura e della pittura, partecipando a mostre collettive.
Si trasferisce a Terni continuando la sua ricerca ed esponendo in diverse collettive, con ottimi consensi della critica locale.
Attualmente vive e lavora a Roma.
“Artista dal grande fervore figurativo surrealista moderno. Nel suo particolare percorso pittorico Michele Angelo Riolo, grazie anche ai lunghi e continui viaggi nel mondo orientale, ama immergersi in un suo universo meditativo ed emozionale per ispirarsi ed interpretare una realtà di simboli e natura, dove l’uomo si definisce in una sfera romantica di spazio e colori, come ricerca ed analisi di sempre nuove verità esistenziali. Scenografie di suggestivi paesaggi, magiche spazialità cromatiche all’interno di originali geometrie, figure dalla cui testa spuntano fluide volute di colore e pensiero.
Nicolina Bianchi
riolo1riolo2
Pittrice figurativa tendente al materico informale scenico, utilizza le seguenti tecniche: calcografia, acrilico spatolato, collage, assemblaggi e interpreta i seguenti soggetti: metropoli e composizioni astratte.
Anna Maria Tani è come se ci esortasse a trasformare il bi-dimensionale in più dimensioni, a guardare il mondo da nuove prospettive. L’opera esprime così un processo di transizione da un’arte contemporanea storicizza è ben impressa nell’esperienza di ognuno a un’arte “da toccare” multi-sensoriale e multi-dimensionale. L’artista ci parla di una nuova direzione, sta intravedendo un futuro che ben presto supererà i confini delle tre dimensioni, cogliendo quelle teorie quantistiche di estrema attualità come la teoria delle stringhe. Le sue tessiture sono i filamenti (stringhe) con i quali sembra essere cucito l’intero universo. Anna Maria Tani ci sta abituando alla trasformazione! Weave numero 05 diviene così un’opera di un’estrema e suggestiva attualità, in grado di offrire spunti molto interessanti per chi ama “vedere oltre”, anticipare i tempi, cogliere nel presente i segnali del prossimo, inevitabile e ambizioso, futuro".
Marco Baranello
smart
smart