“due minuti di arte” (Palazzo Strozzi)

In due minuti vi racconto il Rinascimento, in mostra al Palazzo Strozzi di Firenze.
di Marco Lovisco
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Ci sono almeno tre cose di cui noi italiani possiamo andare fieri: la perfetta organizzazione dell’impero romano, la tensione drammatica del Barocco e l’eleganza leggiadra del Rinascimento. Basta andare a Firenze per rimanere estasiati di fronte alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per poi ammirare col naso all’insù il meraviglioso campanile di Giotto. E infine passeggiare all’ombra di Palazzo Vecchio per entrare agli Uffizi e restare piacevolmente straniti di fronte ad un capolavoro come “La nascita di Venere”. Fino al 14 luglio poi, c’è un motivo in più per visitare Firenze. Palazzo Strozzi ospita la mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo”. Oltre 120 opere tra dipinti, sculture e disegni provenienti dai più importanti musei e collezioni del mondo per celebrare il maestro dei maestri, l’artista che ha avuto a bottega artisti come Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino e Leonardo da Vinci. In un certo senso, se non il padre, possiamo considerarlo un po’ il “nonno” del Rinascimento. Ma prima di rendergli omaggio visitando la mostra, faccio un breve riepilogo su cosa è stato il Rinascimento. Come sempre, in due minuti.
1. Il Rinascimento è un movimento artistico, letterario e filosofico, nato in Italia e in particolare a Firenze nel XIV secolo. Oltre che nella nostra penisola, il Rinascimento nel XVI secolo si diffuse nel resto d’Europa, in particolare nei Paesi Bassi e in Belgio. Molti storici considerano il Rinascimento il punto di passaggio tra il Medioevo e l’età Moderna.
 2. Affonda le sue radici nell’Umanesimo, approfondendo alcune delle sue tematiche chiave, in particolare la riscoperta e la valorizzazione dei classici greci e romani e l’affermazione dell’uomo come artefice del proprio destino (“Homo faber ipsius fortunae” “L’uomo è artefice della propria sorte”). Lo stesso termine “Rinascimento” evidenzia la rinascita delle arti, delle letteratura e della filosofia dopo gli “anni bui” del Medioevo. Ma questa è una definizione data a posteriori che non rende giustizia alla preziosa eredità che ci ha lasciato il mondo medievale.
3. Il Rinascimento si affermò in un periodo storico di grandi stravolgimenti: in Europa nascevano le monarche nazionali di Francia, Spagna e Inghilterra, Colombo sbarcava in America mentre in Germania si faceva strada la riforma protestante di Martin Lutero che avrebbe cambiato il volto della chiesa. L’Italia era divisa in piccoli stati in lotta tra loro e Firenze stava vivendo un periodo di grande prosperità economica grazie all’attenta politica bancaria della famiglia de’ Medici.
4. Se Firenze rinascimento 3 1divenne la culla del Rinascimento fu grazie a due personalità di spicco: Cosimo de’ Medici e suo nipote Lorenzo, passato alla storia come “Il Magnifico”. Oltre che essere abili politici i due erano uomini che amavano e sostenevano la cultura. Fu grazie al loro impegno se molti artisti ebbero libertà espressiva e mezzi per dedicarsi interamente alle arti, il che rese Firenze un punto di riferimento per i più grandi artisti dell’epoca.
5. Per comodità, possiamo dividere il Rinascimento in due fasi. La prima, che ebbe inizio già all’inizio del XV secolo, vide affermarsi artisti come l’architetto Filippo Brunelleschi o i pittori Paolo Uccello e Piero della Francesca che, riprendendo gli studi sulla prospettiva iniziati da Giotto nel XIV secolo, rivoluzionarono il mondo dell’arte. Ce ne furono altri poi, come Donatello e Masaccio che con le loro innovative opere si resero obsoleto lo stile gotico che aveva caratterizzato il Medioevo.
6. A cavallo tra il primo e il secondo Rinascimento si affermò la figura di Sandro Botticelli, sicuramente uno degli artisti che meglio di tutti è riuscito a cogliere lo spirito dei tempi, catturandolo e rendendolo immortale in due celebri opere: “La nascita di Venere” (1485) e la “Primavera” (1477-1482). Potete ammirare questi due capolavori al Museo degli Uffizi di Firenze.
7. Il Rinascimento raggiunse l’apice tra il 1490 e il 1530, grazie a tre geniali artisti: Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Sono loro che espressero meglio di tutti l’ideale dell’uomo universale, ossia dell’uomo che contempla tutti gli ambiti della conoscenza. Per comprendere la loro influenza sul mondo del- l’arte dell’epoca basti pensare che gli artisti che seguirono diedero vita ad un movimento artistico, il Manierismo, il cui nome significa proprio “alla manVerrocchio 1 1iera di…”, facendo esplicito riferimento ai tre grandi del Rinascimento.
8. Quando si parla di Rinascimento si pensa immediatamente alla città di Firenze, ma capolavori di questo meraviglioso movimento artistico si possono ritrovare anche in città come Roma, Milano, Pistoia, Ferrara, Urbino o Mantova.
9. È difficile scegliere le opere che meglio rappresentano il Rinascimento, ma di sicuro i capolavori più conosciuti di quest’epoca sono “La Gioconda” di Leonardo, le volte della Cappella Sistina decorate da Michelangelo, la “Scuola di Atene” di Raffaello, “La Nascita di Venere” di Botticelli e il “David” di Michelangelo.
10. Il Rinascimento non è un fenomeno solo italiano, ma si è diffuso in tutta Europa e soprattutto nei Paesi Bassi e in Belgio, grazie anche agli ottimi rapporti commerciali che legavano questi luoghi a Firenze. Tra gli artisti più noti del Rinascimento nordeuropeo ci furono gli olandesi Jan van Eyck, Hans Memling, Hieronymus Bosch, Pieter Bruguel o il tedesco Albrecht Durer.