Divin “Bestiario”

Reduci dal successo al Circolo degli artisti “Casa di Dante” di Firenze le prestigiose sculture del Maestro Mario Zanoni dedicate all'immaginario dantesco sbarcano a Cossano Belbo (CN) in occasione della 20esima edizione della ormai mitica Sagra degli In. Le opere, in tutto dieci sculture del ciclo dei Divin “Bestiario”, saranno in mostra, il 20 e il 21 Maggio 2017, nella storica Cantina dell'Antico Castello di Cossano Belbo, una location antica e di rara suggestione, resa ancora più suggestiva dall'allestimento della designer piemontese Letizia Rivetti, curatrice, insieme allo scrittore Giordano Berti, dell'evento espositivo. «Tra le mostre di pittura e di foto che arricchiscono la ventesima edizione della Sagra degli IN ho il piacere di presentare questa mostra di scultura di Mario Zanoni con opere dedicate all'immaginario e al fantastico nella Divina Commedia, un autentico gioiello che rappresenta un deciso salto di qualità delle proposte culturali di questa manifestazione e che di certo non mancherà di incontrare il gradimento e l'apprezzamento del pubblico» afferma Giordano Berti.
Caronte. F.to Maila Stolfida sinistra Rapaci Medusa Il Destino. F.to Maila StolfiDaimon cramicaAquila ceramica cangiante
Il Divin "Bestiario". Figure del fantastico animale e dell'immaginario nella Divina Commedia, serie di terrecotte work in progress, realizzate da Mario Zanoni a partire dal 2015 in omaggio al Sommo poeta Dante Alighieri nel 750° anniversario della sua nascita, furono presentate per la prima volta nel Luglio del 2015, quando, nell'incantevole cornice della Rocca medievale di Bagnara di Romagna, si è svolto un articolato evento dantesco, tra l'altro di grande successo, ideato da Marilena Spataro e che ha visto al centro la mostra delle 26 sculture di Zanoni. Questa collezione dell'artista romagnolo, rappresenta, a oggi, un unicum assoluto nell'ambito della scultura contemporanea, ciò sia per quanto riguarda la vastità del ciclo scultoreo da un punto di vista numerico (attualmente oltre 30 sculture) e sia, soprattutto, per l'interpretazione data alle figure dell'immaginario dantesco da Mario Zanoni, un immaginario, che, come sottolinea il critico Alberto Gross nel testo che accompagna il catalogo del Divin “Bestiario”, si caratterizza per una visionarietà alquanto originale di stampo gotico medievale: «Se punto di partenza per questo ultimo ciclo di opere - “Il Divin Bestiario” risulta il mondo della Commedia dantesca e la sua fauna variegata, difforme e deforme, l'artista tende tuttavia a procedere naturalmente per accumulo di suggestioni, stratificazioni e incastri che moltiplicano e riverberano ogni ipotesi di figura. In questo Zanoni può letteralmente definirsi un visionario: l'immagine non viene “veduta” ma “visionata”, tra sensazione e percezione si frappone una virtù oscura che penetra la natura conferendole una brillantezza violenta, uno spirito quasi febbrile, tanto impercettibile e frammentario, quanto mai icastico ed incisivo […] In tale contesto la logica della figurazione, la narrativa dell'immagine cedono il passo ad una più ampia dialettica di carattere non già razionale, quanto intuitivo: Cerbero è sì il cane a tre teste, Caronte è il traghettatore di anime e Medusa ha capelli di aspide e sguardo che pietrifica, ma la loro storia, la loro universale e condivisa mitologia viene trasformata in mitopoiesi, nella ricostruzione e riproposizione di un teatro personalissimo ed individuale. Si tratta di una sorta di soggettivazione dell'oggetto in cui la maschera  pròsopon in greco antico  si riappropria del suo significato archetipico andando a sovrapporsi e a coincidere con la “persona”. Dal punto di vista formale le sculture di Zanoni si producono quasi come delle emersioni dalla tattilità visiva estrema in cui tutto è ascensionale: dalle fiamme che avvolgono Paolo e Francesca alle ali dei grifoni, dalle corna dei fauni ai totem finanche alla rappresentazione stessa della Morte non c'è soluzione di continuità. La materia sembra radunarsi per raggiungere una dimensione superiore, ultraterrena  motivo certamente già presente nel gotico  ma che l'artista stravolge secondo direttive mutevoli, dinamizzando, accelerando un movimento che nella simultaneità sintetica dei punti di vista sia ad un tempo centrifugo e centripeto. L'allusività delle figure integra relazioni complementari cercando sempre l'altro da sé, disponendosi ad accogliere, non ad escludere: è la sperimentazione di una visionarietà incline alla distorsione della natura, alla costruzione di una metaforma che ne supera lo svelamento in una sorta di prometeismo artistico praticato nei termini di una poetica del proliferante. Parafrasando Arthur Danto si tratta di una ipotesi di trasfigurazione delle multiformi potenzialità dell'irreale. Il dettaglio diviene elemento contrastivo assoluto, luogo prediletto di decantazione di accadimenti che si reificano solo se pensati come fantastici, appartenenti ad un altroquando supposto ed ultradimensionato. Mirabile visu, incredibile dictu».
Dal ciclo del Divin “Bestiario” sono nate, in dicembre del 2015, delle sculture piu' piccole, in bronzo dorato e oro  ceramica, modellate in terracotta dallo stesso Zanoni, poi “forgiate”, alcune da artigiani orafi fiorentini, altre, in terracotta ceramizzata con la tecnica del terzo fuoco, dalla prestigiosa bottega Gatti di Faenza, altre ancora in bronzo fuso con l'antico metodo artigiano della cera persa, sono uscite, invece, dalla famosa fonderia Venturi di Bologna. Parte di questa “preziosa” collezione è stata presentata nel mese di luglio del 2016 nei raffinati spazi in stile Liberty del Gran Caffè Giubbe Rosse di Firenze.
Minosse cer oro
Per l'occasione fu presentato un pregiato libro d'artista di Zanoni sull'immaginario dantesco nella Divina Commedia corredato da testi poetici della poetessa Francesca Tuscano. Tale libro, insieme ad alcuni tra i più raffinati esemplari delle opere in bronzo dorato e oro-ceramica, saranno esposti, insieme alle dieci terrecotte del Divin “Bestiario”, alla Sagra degli IN di Cossano Belbo, così arricchendo di ulteriori suggestioni estetico culturali la proposta espositiva della  manifestazione.
Con il ciclo del Divin Bestiario, Mario Zanoni, ha inteso, infatti, iniziare un percorso di “riscrittura” in termini plastici, utilizzando diversi strumenti espressivi, della Divina Commedia attraverso una libera e personalissima interpretazione delle figure dantesche. Pensato come mostra itinerante, il Divin “Bestiario”, nel Gennaio del 2017 arriva, con grande soddisfazione dell'artista romagnolo, a “casa”, ad accogliere le sue opere “dantesche” furono, infatti, i prestigiosi spazi della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti – “Casa di Dante” di Firenze.
L'iniziativa di Firenze promossa dalla Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti – “Casa di Dante” di Firenze, realtà culturale dal nome tanto prestigioso quanto la fama di fucina artistico-letteraria che da oltre un secolo l'accompagna, con il patrocinio del Comune di Firenze, si rese possibile grazie al contributo della ROB CAR affermata azienda di Lugo di Romagna (RA), che, nella figura del suo titolare, Mario Betti, cultore del poema dantesco e appassionato di arti visive, ha sostenuto l'iniziativa artistica dell'amico e concittadino Mario Zanoni nel suo omaggio al Sommo poeta, da sempre figura amatissima a Ravenna e provincia.
Mario Zanoni, artista attivo fin dagli anni 70, è noto per le sue originalissime reinterpretazioni di antiche mitologie. Tante le esposizioni in Italia e non solo: in Inghilterra, nel 1992 per Tony Macintosh espone terrecotte e bronzi a Tenterden e a Rye, nel Sussex, e nel 1993 alla "Library Gallery" a Eastbourne.
Nel 1993 ha realizzato una serie di opere plasticopittoriche in gesso e cemento che sono state esposte in mostra a New York a una rassegna d’arte per l’UNESCO.
A Ravenna nel 1996 ha realizzato per gli spazi della sede centrale della Cassa di Risparmio di Ravenna l'opera monumentale in bronzo Sol Invictus, a Lugo, nel 2003 ha creato Aleph, opera monumentale in bronzo e acciaio istallata nella sede locale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato.
Divin Bestiario.
Figure del fantastico animale e dell'immaginario nella Divina Commedia
Cantina dell'Antico Castello di Cossano Belbo (CN)
Sabato 20 e Domenica 21 Maggio 2017
ingresso gratuito
Info mostra:
www.prolococossanobelbo.it
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cell. +39 342 1835613
di Marilena Spataro
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