I Tesori delle nostre città

MIC - Museo Internazionale delle
Ceramiche di Faenza
Un gioiello d'arte e bellezza che custodisce la più
importante raccolta al mondo di ceramiche
www.micfaenza.org
A cura dell'ufficio stampa e comunicazione del MIC


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Fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini il MIC- Museo Internazionale delle ceramiche in Faenza è la più importante raccolta al mondo dedicata alla ceramica e un vero polo culturale dedicato a questa materia. Il suo patrimonio consiste in oltre 60 mila opere che vanno dai 4000 anni a.C. ai giorni nostri.

Una ricchissima collezione che attraversa i secoli e tutte le culture per approfondire la storia legata ad una materia antica quanto all’umanità.
Il percorso si sviluppa in sedici sezioni allestite all’interno dei locali del quattro- centesco monastero camaldolese di San Maglorio e nella nuova ala del museo che negli anni Duemila ha completamente rinnovato i locali della ex ebanisteria Casalini adiacenti al monastero.

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Al piano terra si possono ammirare le raffinate porcellane dell’Estremo Oriente giunte a noi attraverso la “Via della Porcellana” e che da Marco Polo in avanti hanno influenzato nei decori anche la produzione occidentale; la più importante collezione in Italia di ceramiche precolombiane con circa duecento oggetti del Messico, Centro e Sud America, di cui alcuni assai rari; le ceramiche del Vicino Oriente Antico e dell’antico Egitto e quelle Classiche (etrusche, romane e greche) oltre ad una panoramica sulla produzione del mondo islamico antico.

Al piano superiore si entra nel vivo della collezione con le ceramiche faentine che sono esposte partendo dal periodo medioevale per arrivare al Barocco, passando dal Rinascimento, periodo cruciale della produzione faentina. Si pensi che a Faenza in quel periodo si registrano attive oltre 260 botteghe. Le maioliche faentine e in particolare i “Bianchi di Faenza” a partire dalla meta del 1500 e per oltre un secolo ebbero una tale diffusione e fama in Europa che il termine “Faience” venne identificato con maiolica.
Da non perdere è la sezione dedicata alle maioliche italiane del Rinascimento. Una meravigliosa collezione che espone ceramiche provenienti dai più importanti centri di produzione regionali d’Italia: dalle maioliche istoriate del Ducato di Urbino, ai lustri dorati e rosso di Gubbio e Deruta ai policromi vasellami di Venezia e alla produzione toscana dove spicca la coppa in porcellana medicea, rarissimo esempio di ricerca rinascimentale rivolto alla produzione della porcellana.
Si passa a un’ampia panoramica sulla ceramica dal 1600 al 1800 presentate con una suddivisione regionale, ma di grandissimo interesse è la collezione dedicata al Novecento italiano ed europeo, con ceramiche del periodo futurista, Liberty, Deco e opere di grandi maestri come Picasso, Chagall, Matisse, Arturo Martini, Fontana, Leoncillo, Burri o pezzi delle grandi manifatture italiane ed europee.
Il MIC di Faenza non è solo museo, ma è un vero e proprio centro di ricerca, studio e promozione della ceramica. Ospita un laboratorio di restauro, una biblioteca, archivi fotografici e documentari, un laboratorio didattico. Dal 1938, ogni due anni, organizza il Premio Faenza, un concorso dedicato all’espressioni d’arte contemporanee realizzate con la ceramica. Sempre ogni due anni coordina Argillà Italia, mostra mercato dell’artigianato artistico internazionale.