Il pensiero simbolista attraverso i suoi artisti


Nel dipinto, l’elemento maschile , il cavaliere, si riflette su una figura femminile che rappresenta la poesia e attende il ritorno dell’uomo che dovrà compiere un viaggio agli inferi per sconfiggere le forze del male. Diversa la concezione simbolica di Pellizza Da Volpedo , che inserisce nella sua arte la tematica sociale di riscatto dei ceti più poveri.
La sua tela “il Quarto stato”, offre un esempio di spiritualismo, simbolismo ed idealismo tipico del suo tempo. Il quadro è dominato dal contrasto tra l’oscurità e la luce. La massa dei lavoratori che avanza lascia alle spalle la notte e si muove verso un avvenire che cambierà la storia del proletariato. Spicca la figura femminile, somigliante ad una statua greca, il suo incedere determinato infonde fiducia e forza a tutti gli uomini.
Con Pierre Puvis De Chavannes entriamo in un simbolismo legato al classicismo storico. Nell’opera “Le fanciulle in riva al mare” predomina un’atmosfera serena permeata in un paesaggio bucolico.
Gli stupendi sensuali corpi delle tre donne sono caratterizzati da alcune linee rigide che sembrano dividere il quadro in tre parti. La figura di donna tagliata a metà sembra evidenziare il cammino del tempo interrotto, suggerendo l’idea di un montaggio fotografico. La ricerca cromatica e la profondità dell’orizzonte pongono in rilievo l’idea dell’infinito e quel sogno che gli antichi greci definivano “Il respiro del tempo”. Tra gli artisti di formazione romantica approdati al simbolismo spicca la figura di Gustave Moreau.

Dopo un’attenta lettura del testo Sacro, Moreau dipinse Salomè come una donna fatale, con il braccio sinistro innalzato per additare ed ordinare la morte. Un misterioso potere sembra tenere la testa del Battista sollevata, non posata su un vassoio come ci viene tramandato. Il dipinto è avvolto da una profonda luce dal colore sanguigno che irradia la profondità del luogo e lascia intravedere sulla sinistra la figura del carnefice: Erode sul trono. Osservando il quadro sembra di addentrarsi in una dimensione irreale, dominata da un sogno simbolico, ove le forme sembrano dissolversi e la tela assume un contorno da “quinta” di teatro.