La mostra “Sguardo nei movimenti“

opere della collezione del Museum of Modern Art (UGD)-Dubrovnik.
A cura di Svjetlana Lipanović.
sv4











Nel mese di marzo 2021, presso il Museum of Modern Art Dubrovnik (Umjetnička galerija Dubrovnik – UGD) è stata allestita una splendida mostra con numerose opere provenienti dalla loro collezione. I tre piani della Villa Banac, - sede del Museo, con una vista spettacolare sul mare - hanno accolto nelle loro ampie sale una rassegna retrospettiva dell’arte croata moderna dalla nascita - nei primi anni del Novecento - fino ai giorni nostri. Al primo piano si possono ammirare le creazioni più recenti degli artisti ragusei: Tolj, Jurjević, Burđelez, Lošić, Ivanišin, Kardum, Pegan Baće, Opalić, Ercegović, Bratoš, Vlašić, Dražić, Selmani, Gverović, Skvrce, Šimunović e anche di maestri di altre nazionalità, come Farber, McCurry, Fabre. Le creazioni sono dedicate al rapporto tra la politica, le istituzioni e l’arte, la guerra, ed altro.
sv1









L’arte concettuale che ha caratterizzato vari movimenti d’avanguardia negli anni 50 e 60 si trova al secondo piano. Le opere riflettono una ricerca nata nei movimenti o nel gruppo “Exat 51”, “Gorgona”, oppure durante le manifestazioni negli anni 60 e 70 intitolate “Le nuove tendenze”. Le creazioni astratte che si allontanano dal figurativo e nelle quali le forme si perdono, portano le firme di Gliha, Šimunović, Kinert, Prica, Šebalj. Osservando i quadri di Murtić e Kuliš si notano le influenze dell’astrattismo espressionista americano. I due scultori Bakić e Džamonja con le loro sculture fanno parte delle ricerche nate nei decenni passati e indirizzate a scoprire le nuove interpretazioni delle forme in rapporto con la luce.
Inaspettatamente dall’arte astratta si passa al figurativo con: Fatur. Jakelić, Peko, Mitrović, Škerlj, Stanić, Hegedušić, Kulmer, rappresentanti eccellenti del realismo.
sv2








Al terzo piano sono collocati i più bei quadri degli artisti ragusei: Rajčević, Job, Ettore, Dulčić, Gusić, Masle, Vojvodić, Pulitika, Trostmann, Šerbu. Facilmente riconoscibili per il modo di dipingere unico, e le loro tele espressioniste sono una sinfonia di colori acesi dalle mille tonalità. L’attenzione particolare meritano i pittori Miljan, Rašica, Murat che con altri artisti nella prima parte del ventesimo secolo hanno dipinto all’aria aperta. Il racconto di nascita della pittura contemporanea croata tramite i quadri continua con i classici tra quali sono: Vidović, Tartaglia, Crnčić, Kraljević ed altri, per concludersi con i due grandi fondatori Vlaho Bukovac e Mato Celestin Medović. Le tele di Vlaho Bukovac sono di piccole dimensioni e racchiudono tutta la sua conoscenza dell’arte di dipingere acquisita durante il soggiorno a Parigi, mentre i paesaggi di Mato Celestin Medović rappresentano un inno alla natura in cui il colore assume il ruolo predominante.
La mostra - un vero gioiello - è rimasta aperta fino il 31 maggio 2021 e, nei tempi cupi che stiamo vivendo a causa della pandemia, è un luogo incantato dalla bellezza eterna che solo l’arte può creare.
Foto: Miho Skvrce