Le percezioni colorate di Anna Romanello

di Svjetlana Lipanović.
L'esposizione “Immagini stratigrafiche” di Anna Romanello, artista-performer, inaugurata il 15 ottobre 2019 nella magnifica cornice presso Musei e Gallerie di Podgorica, è stata realizzata per ricordare il 140 anniversario dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra l’ Italia e il Montenegro. Inserita nel programma degli eventi della “Giornata del Contemporaneo” nella quale il Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale si propongono di far conoscere l’arte italiana odierna, la mostra organizzata dall’Ambasciata d’Italia nella capitale montenegrina è stata aperta da Luca Zelioli, Ambasciatore d’Italia, Vučić Ćetković, Direttore dei Musei, Aleksandar Bogdanović, Ministro della cultura e dall'artista Anna Romanello. Gli illustri ospiti hanno presentato con interventi approfonditi l'artista, spiegando il significato del suo lavoro che il numeroso pubblico ha potuto ammirare attraverso le 22 opere esposte negli ampi spazi.
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Per conoscere meglio la Romanello, artista internazionale, è importante capire il lungo percorso artistico durante il quale con l'innato talento, la dedizione, la passione e la pazienza ha raggiunto la fama e il successo ampiamente meritati. Si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e, in seguito ha raggiunto Parigi, per frequentare l'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts e l'Atelier 17 di S.W. Hayter, presso il quale si è specializzata nelle tecniche grafiche a colori simultanei. L'incontro con il Maestro Hayter ha lasciato un segno indelebile nella sua arte in cui le sue opere principali diventano le incisioni.
A Roma, lavora presso la Calcografia Nazionale e da docente all'Accademia di Belle Arti realizza vari interessanti progetti con gli studenti. I suoi libri d'Artista, veri gioelli dell'armonia e della bellezza vengono alla luce in Francia, mentre a Londra, in omaggio alla città crea una serie di fotografie inspirate all'assetto urbano della capitale inglese. Le sue mostre spesso accompagnate con performance suggestive sono state allestite nelle diverse capitali europee ed oltre oceano. L'ultima si è svolta dal 4 all' 8 dicembre 2019 nell'ambito di "Acqua Art Miami" a Miami Beach nel quale, ha esposto le sue scintillanti creazioni intitolate:
"Tracciati di luce".
Tornando alla mostra di Podgorica che è rimasta aperta fino all'8 novembre 2019, riscuotendo un grande successo tra gli amanti dell'arte e tra gli esperti del settore, si può constatare che il titolo "Immagini stratigrafiche" svela perfettamente l'essenza delle sue creazioni dai colori intensi con cui l'artista inventa una realtà nuova, adoperando una serie di tecniche diverse: fotografia, pittura, installazione e incisioni. Inaspettatamente, la realtà conosciuta si trasforma dalla percezione soggettiva della Romanello, per sorprendere con inedite forme fissate sulle opere. La stessa artista dichiara che "le immagini immortalate sono il risultato delle sue esperienze di viaggiatrice nei luoghi del mondo e in quelli della mente, assemblate fra di loro con sovrapposizioni di varia intensità, disegnate e incise, fotografate e dipinte". La bellezza splendente delle sue opere e delle installazioni, una volta trovata la chiave di lettura è proprio nella scoperta di soggetti a volte conosciuti che come per magia assumono sembianze nuove. Nella continua metarmofosi della realtà, tra reale ed immaginario che si contrappongono e si intrecciano travolti da un vortice creativo si forma l'universo personale dell'artista. Anna Romanello ha esposto una serie dedicata alle fontane romane insieme con altri temi a lei cari, come "Mes livres", "Donna nel vento", "Labirinto", "Casina", "Fughe di Segni", "Frantumi", "Sarcophage", "Marée silencieuse", "Cieli".
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Particolarmente sono affascinanti le immagini delle fontane attraverso le quali l'artista racconta la Città Eterna, vista durante le sue passeggiate. I capolavori del Bernini, Borromini ed altri sono trasformati con le stampe fotografiche, xilografia su tessuto, acquaforte e punta secca, collage fotografico, stampa a colori simultanei, tutte tecniche che la Romanello applica con successo per ottenere effetti innovativi. L' antica bellezza delle fontane inserite in un nuovo contesto, risulta quasi nascosta dalle strutture sovrapposte. E' rigenerante per l'osservatore immergersi nella realtà mutante delle opere e lasciarsi trasportare nell' universo fatato. Il viaggio della Romanello continua senza sosta nel mondo delle percezioni colorate nella ricerca di nuove opere a cui regalare la vita.
Curatore della mostra il Prof. Tonino Sicoli, Direttore del Museo Maon di Rende.