Loui Jover

Fra le righe della fragilità
di Valentina D’Ignazi
“…mi piace la fragilità che queste immagini raccontano, come se il vento se le potesse portare via in qualsiasi istante…”
Dignazi
Musica, parole…inchiostro che sfuma idee circoscritte in immagini forti , turbolente e decise. Casualità ed incontro fra arte e carta bianca, emozioni sfumate in pensieri e storie prive di logica e banalità. Questa è l’ammaliante Arte di Loui Jo- ver, noto artista contemporaneo australiano emigrato dall’europa con i suoi genitori nella sua tenera età. Nasce il 18 aprile 1969 e fin da bambino Loui insegue il suo sogno di raccontarsi artisticamente, scartando a priori l’idea di con- seguire altre carriere. Inizia i suoi studi in arte commerciale e grafica nel 1980 attraverso un corso di corrispondenza presso la Melbourne Art Institute,ricevendo anche un certificato avanzato di comunicazione visiva. Nel 1989 si arruola nell’esercito dove lavora come fotografo reggimentale ed illustratore per i militari. Una volta lasciato l’esercito Loui continua ad inseguire il suo sogno, fortemente influenzato da artisti importanti come Picasso e dal prepotente desiderio di sperimentare la sua immaginazione ed il suo innato desiderio di affermarsi concretamente in questo meraviglioso mondo di astrazioni. Ispirato dalla musica, dalla lettura, dalla scrittura… da tutte quelle sfumature di vita che rendono leggera e viva l’anima di ogni essere umano. Inizialmente usa olio e tela acrilica, dilettandosi anche su diversi pezzi scultorei. Per molti anni lavora anche su carta dipinta con inchiostro e tempera, disegnando su fogli riciclati, sperimentando dei collage con vecchi supporti stampati. Da questa esistenza di continui esperimenti nasce il suo nome nel mondo dell’Arte, riportato espressamente in rilievo nelle sue opere come la firma di un sogno che finalmente si è realizzato.
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Nascono le sue opere fra parole prive di senso logico, ma con immagini che lasciano all’osservatore la leggera libertà di attribuire ad un’opera innumerevoli significati. I corpi femminili si stagliano sulla carta stampata di articoli di giornale, di romanzi, di spartiti musicali… dove non c’è una scelta pragmatica, ma c’è un semplice incontro di emozioni fra carta ed arte, tra sensi e concretezza. Joui jover diventa così celebre per i suoi affascinanti quadri ad inchiostro su carta di giornale, che racchiudono in un immagine quel caos innovativo ed emozionale che esplode dalla sua anima fino ad arrivare a noi… nel cuore.