L’arte croata del XX secolo

Edo Murtic Mediteraner Garten Aquarell 1997Dobrinj, una incantevole cittadina sita sull’isola croata di Krk /Veglia/ si è inaugurata l’8 luglio 2017, presso il Centro culturale Infeld, la grande mostra dedicata agli artisti croati del 20esimo secolo. La magnifica collezione dei dipinti è stata raccolta da Peter Infeld /1942-2009/ e da sua madre Margaretha Oton Gliha Gromace Ol auf Leinwand 1975Infeld, a cominciare dal 1960, per poi costituire “La Fondazione privata Peter Infeld”. La vasta raccolta comprende maggiormente: il realismo fantastico realizzato nei quadri, dalla scuola di Wienna, la pittura naif croata, Pop art, le opere Thangka dedicate alla meditazione tibetana e, Art brut. Il mecenate Peter Infeld ha costruito i due Centri culturali a Halbturn in Austria e a Dobrinj in Croazia, dove si sono svolte quasi 100 mostre negli anni passati. L’anno 2017 dedicato alla Cultura Austria-Croazia è stata l’occasione adatta per allestire la splendida rassegna delle opere di: Vlaho Bukovac, Oton Gliha, Krsto Hegedušić, Vasilije Jordan, Zoran Mušić, Edo Murtić, Ferdinand Kulmer, Mila Kumbatović, Italo Samblić.
Il famoso pittore della Secessione croata Vlaho Bukovac /1855-1922/ ha lasciato ai posteri circa 400 ritratti e 150 quadri, dipinti con un realismo stupefacente. Il quadro dove è immortalata la copia dei coniugi che prendono il caffè, nel giardino d’inverno, dimostra il suo talento pittorico e il senso acuto dell’osservazione. La vita drammatica di Zoran Mušić /1909-2005/ si rispecchia nelle scene struggenti, spesso dedicate alla sua infanzia come “I due ragazzini seduti”. Segnato dall’esperienza traumatica della deportazione a Dachau, nel 1944, l’artista è legato indissolubilmente ai ricordi, del suo vissuto. Altro tema prediletto sono i paesaggi poetici, con scarso uso dei colori.
Krsto Hegedušić/1901-1975/Copia di raw 11 ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti, a Zagabria. Sognava una arte democratica che contiene tutti gli aspetti dell’ambiente sociale dove nasce. Alla sua iniziativa si deve la costituzione della “Scuola della pittura naif” di Hlebine, dove i contadini talentuosi come Ivan Generalić e Franjo Mraz hanno perfezionato l’innato talento artistico. Visitando la mostra si possono vedere i disegni realizzati a Hlebine ma, anche quelli creati durante la permanenza nelle carceri, dal 1931-1941 e, nel campo di concentramento, dove fu internato per l’attività antigovernativa. I colori scintillanti del Mediterraneo, con le isole sparse nell’Adriatico vivono nelle tele coloratissime di Edo Murtić/1921-2005/.
Il pittore, scenografo e grafico, fissa nei dipinti le sue impressioni trasformando la realtà. “Il giardino mediterraneo” creato per Peter Infeld, testimonia la loro amicizia cheFerdinand Kulmer Rettung vor dem Feuer Ol auf Leinwand undat ha fatto dire a Infeld: “L’arte e l’amicizia sopravvivono durevolmente a tutto”. La figura artistica di Vasilij Jordan /1934/ si distingue con le sue visioni pittoriche racchiuse in un mondo personale, surreale, fondato sull’osservazione nostalgica del passato, pieno di reminiscenze.
Le vecchie foto d’epoca sono la fonte dell’ispirazione e un omaggio singolare del pittore, allo scorrere del tempo. Nelle opere di Oton Gliha /1914-1999/ spesso il motivo ricorrente sono i campi coltivati in Dalmazia, recintati con le pietre. L’artista guarda dall’alto, trasformando i campi in forme astratte, geometriche. Peter Infeld le ha paragonate “alla tela del ragno, che copre tutta l’isola”, mentre si può trovare anche una somiglianza con l’alfabeto croato “il glagolittico” in uso comune dal IX al XIX secolo, in Croazia.
La Mostra con le sue preziose opere ha offerto la possibilità di ammirare un vero tesoro nascosto nella verde isola di Krk, ancora tutto da scoprire dai veri amanti dell’arte.